Erriamo
nel paragonare l'uomo agli animali. Erriamo con tutto noi stessi.
Adattiamo
il pensiero razionale al solo pensiero umano, screditando le azioni
ed i comportamenti degli altri animali poiché, apparentemente,
diversi dai nostri.
Giudichiamo
ciò che abbiamo intorno con il metro umano, dimenticandoci che anche
noi siamo animali, parte di questo pianeta, capaci di immedesimarci e
capire il prossimo, capaci di imparare.
Inconsapevoli,
forse approfittandocene, commettiamo sempre il medesimo errore; ci
limitiamo a guardare la superficie ed impauriti non affrontiamo
l'oscura profondità, ed impauriti non conosceremo mai quella luce
nascosta, perché forse potrebbe far crollare tutte le nostre
convinzioni.
Un
cane rincorre una macchina estranea; per quanto possa non esserci
alcun motivo, lui si diverte e, facendo movimento, rinforza i suoi
muscoli.
Un
panda ha un parto gemellare ed uno dei suoi cuccioli morirà perché
per allattarli dovrà tenerli stretti a sé e non è certo che riesca
a mantenere entrambi nella posizione corretta.
Un
criceto uccide alcuni dei suoi cuccioli, o perché sono malati o
perché sono in sovrannumero; in natura non potrebbero mai
sopravvivere.
Un
gatto maschio in calore costringe una femmina, disposta
all'accoppiamento, ad avere un rapporto sessuale poiché oltre al
desiderio carnale esiste anche la conservazione della specie che gli
uomini, a differenza degli animali, hanno dimenticato.
Un
uccello giardiniere adorna il suo nido, scegliendo accuratamente il
colore, e distrugge quello dei vicini, poiché vuole essere l'unico
ad avere un nido talmente meraviglioso di modo che possa piacere alla
sua futura compagna, che sicuramente sceglierà lui.
Un
elefante defunto viene ricoperto di foglie e rami dai suoi simili che
spesso passano momenti di silenzio dinanzi le ossa di altri elefanti,
contemplandone i resti.
Un
uomo prende la sua bicicletta e inizia a pedalare, senza una meta,
per il puro gusto di farlo.
Una
donna prende una palla e la lancia dall'altra parte di una rete, di
modo che un'altra donna possa lanciarla a sua volta, e così fin
quando la palla non cade a terra.
Una
ragazza adorna il suo corpo di vestiti, collane, orecchini; si
dipinge il viso e le unghie, si sistema i capelli, di modo che possa
piacere ad un maschio della sua stessa specie, o semplicemente per
sentirsi più bella.
Un
ragazzo prende un fucile, va in una scuola, uccide tutti i suoi
compagni dopodiché si suicida.
Erriamo
nel paragonare l'uomo agli animali. Erriamo con tutto noi stessi.
Poiché
dagli animali noi siamo differenti, poiché a differenza degli
animali noi siamo egoisti.
A
differenza di essi noi distruggiamo ogni cosa al nostro passaggio,
sfruttiamo nostra madre e umiliamo e torturiamo i nostri fratelli.
Erriamo,
poiché riempiamo i muri delle città di simboli di pace e lo
chiamiamo vandalismo, poiché distruggiamo intere foreste e lo
chiamiamo progresso.
V'era
un tempo durante il quale correvamo sull'erba umida per la rugiada
del mattino, e non sull'asfalto grigio e sporco delle città
industriali. Un tempo donavamo amore a quel terreno bagnato dal quale
cresceva la vita più pura, che per ringraziarci ci lasciava
deliziare dei suoi frutti. Un tempo non riuscivamo a contare le
stelle nel cielo, tante ve n'erano; ora a malapena si vedono tanto
che a volte sembrano non essere mai esistite. Un tempo eravamo
composti di armonia e pace e non di guerra e discordia.
Erriamo
nel paragonare l'uomo agli animali. Erriamo con tutto noi stessi.
Poiché stupro, infanticidio, assassinio... la violenza, qualsiasi
essa sia, ha limiti nel mondo dell'uomo e non può avere definizione
umana nel mondo della natura. Poiché qualsiasi nostra azione in
questo tempo è un cancro per madre Terra, mentre la semplice
esistenza degli innocenti su questo Pianeta è la ragione per la
quale esso ancora combatte.
Non
possiamo misurare gli animali con il metro dell'uomo, poiché a
differenza di noi essi si muovono finiti su questa terra, completi
nei sensi, come tasselli di un puzzle, circondati da una perfetta
armonia che tanto invidiamo, che tanto bramiamo.
Poiché
ogni specie è razionale a modo proprio, nel suo essere naturalmente
perfetta, anche se noi non riusciamo e forse non riusciremo mai a
comprenderlo.